Dic 08

La Cuccìa pi Santa Lucia




Per il giorno di Santa Lucia a Palermo tutti aspettano la cuccìa, creata e confezionata secondo tradizione, ma di questa tradizione rimane soltanto l’uso di consumarla da parte dei palermitani che per “manciunaria sono fatti o tuorniu”, la questione della carestia durante la dominazione spagnola di sicuro non corrisponde a verità storica, comprata nelle pasticcerie o preparata a casa acquistando giorni prima il grano sfuso o confezionato da aziende agroalimentari.

Il nome stesso “cuccia” viene da un trascinamento del sostantivo “cocciu” cioè chicco, o dal verbo “cucciari”, vale a dire mangiare un chicco alla volta.

Difatti la sua preparazione è quasi un rito nelle famiglie siciliane e palermitane in particolare, una antica consuetudine che ci perviene dall’ormai scomparso mondo contadino che in periodo di mietitura, i chicchi di grano raccolti venivano lessati e mangiati sul posto nei momenti di pausa.

Una pietanza sicuramente molto antica che i nostri conquistatori musulmani ci hanno tramandato e, se facessimo un confronto con alcune città arabe come: Tunisi o la città del Cairo dove è ancora fattibile assaggiare, ancora in data odierna una pietanza Kech o Kesh, consistente da grano bollito addolcito da latte di pecora o di cammello associato a vaniglia e cannella.

Come si prepara.




Bisogna ammollare il frumento per tre giorni in acqua fredda e cambiando questa continuamente, prima di cucinarlo.

La sera prima della festa, finalmente si metterà il frumento a cuocere in un tegame, coperto d’acqua con un pizzico appena di sale.

Scolato bene verrà addolcito con crema di ricotta, scaglie di cioccolata e frutta candita a pezzetti e la scorzetta d’arancia o con “mousse” di cioccolata oppure con una crema di latte, così preparata veniva offerta a chi fa la devozione alla Santa, ai familiari, ad amici e ai vicini di casa.

Anticamente quando era semplicemente lessata, le briciole si lasciavano sui tetti per essere catturati dagli uccellini.

In questa tipo di manicaretto si elogia la qualità di questo cereale: il frumento ed i suoi derivati che negli antichi cerimonie ancestrale c’è anche quello della “cuccia”.